Dossier
Nel dolmen rinvenuto a Oberbipp sono state sepolte almeno 42 persone, la maggior parte di esse tra il 3350 e il 2950 a.C., tre sono più recenti (2900-2650 a.C.). I morti sono di tutte le età, di entrambi i sessi e probabilmente appartenevano alla stessa classe sociale. L’agricoltura doveva essere la loro principale base di sussistenza, come sembrerebbe confermare l’analisi della loro dieta. Interessante notare come tutte le persone sepolte fossero intolleranti al lattosio. Geneticamente, questi defunti discendono dall’unione di persone immigrate dalle prime comunità agricole dell’Anatolia e da cacciatori-raccoglitori locali.
Si presume che questi individui fossero cresciuti nelle vicinanze del dolmen. Le analisi hanno permesso di riconoscere fino a tre generazioni: un nonno con due fratellastri come discendenti, ognuno dei quali aveva un figlio. Le madri naturali non sono state rinvenute. La combinazione dei dati a disposizione suggerisce l’esistenza di una struttura sociale patrilocale.
Si tratta di individui con la pelle chiara, la metà di essi doveva avere anche gli occhi chiari. Alcuni individui sono sopravvissuti a delle malattie, dimostrando che doveva trattarsi di una società altruista. In un caso è stato possibile individuare un’infezione da tifo che ha portato alla morte dell’individuo.
Artigianato preistorico
Le palafitte occupano un ruolo privilegiato nella ricerca preistorica grazie all’eccezionale conservazione dei materiali organici deperibili e alla varietà degli oggetti scoperti. Questa conservazione permette di comprendere molti aspetti della vita quotidiana, dal Neolitico medio al Bronzo antico, tra il 3900 e il 1570 a.C. I temi sviluppati in questo articolo risultano da oggetti scoperti durante gli scavi nei siti lacustri vodesi di Concise e Yverdon-les-Bains. Questi manufatti realizzati in legno, libro (la parte interna della corteccia), corteccia o ancora in fibre vegetali erbacee permettono di illustrare le tecniche utilizzate e di dare così uno sguardo alla vastissima gamma di reperti in legno. Nell’articolo descriviamo più specificamente di due categorie: i contenitori e i tessili.
Flözerbändli
Nell’estate 2020 un team di archeologi ha scoperto uno strato mesolitico nel «Flözerbändli», un riparo roccioso sopra la sponda destra della Muota, a quota 740 m s.l.m. Lo strato conteneva carbone di legna datato tra il 9653 ed il 8301 a.C., strumenti litici – tra cui una punta in radiolarite – e resti faunistici. Di notevole interesse è il ritrovamento di un reperto in palco di cervide che mostra una decorazione di file di puntini regolari datato tra il 10 519 ed il 10 028 a.C. Oggetti del genere sono molto rari alla fine del Paleolitico. Oltre al nuovo sito «Flözerbändli», si conoscono altri siti mesolitici nel territorio comunale di Muotathal.